La  Chitarra

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Strumento a corde pizzicate, della famiglia del liuto, ma il cui fondo, generalmente piatto, è fissato alla tavola armonica per mezzo di fasce, che presentano una forma tipica e dimensioni variabili.
Le origini della chitarra sono oscure. Si suppone che lo strumento primitivo sia stato introdotto in Spagna dagli Arabi; nel xii sec., in questa nazione, esisteva la chitarra moresca e la chitarra latina. Nel xv sec. la chitarra moresca si trasformò divenendo simile al liuto e prese il nome di mandora o mandola, e la chitarra latina cominciò a identificarsi con la vihuela de plectro. Il numero di corde della chitarra, dapprima variabile, si stabilizzò più tardi in cinque; lo strumento prese allora il nome di chitarra spagnola (guitarra española). In seguito fu aggiunta alla chitarra una sesta corda; alle corde doppie furono sostituite corde semplici. Il primo trattato di chitarra è firmato, nel xvi sec., da Juan Carlos Amat. Nel xvii sec. si ebbero i trattati di Luis de Briceño e di Gaspar Sanz. Nel xviii sec. la chitarra fu introdotta alla corte di Spagna. Numerosi virtuosi di chitarra si ebbero in questa nazione nel xix sec.: Fernando Sor, Cano, Huertas, Tostado, e, nella seconda metà del secolo, il valenzano Francisco Tárrega Eixea, cui seguirono Andrés Segovia, Emilio Pujol, Miguel Llobet, Sainz de La Maza. Tra i numerosi compositori che hanno scritto musica per chitarra sono da ricordare Boccherini, Paganini, Weber, M. de Falla.Nella chitarra elettrica, molto diffusa (soprattutto presso i complessi jazz o di musica leggera) per la sua ottima sonorità, la cassa di risonanza è assai ridotta rispetto ai modelli tradizionali in quanto l'amplificazione acustica del suono è ottenuta mediante amplificatore separato dallo strumento e a esso unito con un collegamento elettrico.

 

 

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